STRADA

    Pretola, 13/05/2025 – Parlare del Gran Premio Pretola significa fare riferimento non solo a una semplice competizione ciclistica, ma anche, se non soprattutto, alla storia di una città, di una comunità e delle persone che ne fanno parte. Con questo spirito e questa consapevolezza si è svolto, domenica 11 maggio, la presentazione del 70° Gran Premio Pretola, in programma il prossimo 2 giugno con protagonisti i giovani talenti della categoria Juniores. Come da tradizione gli organizzatori della ASD Tevere, realtà vissuta da sempre in simbiosi con la corsa, hanno voluto proporre per l’occasione un evento all’insegna della condivisione e della rievocazione, impreziosito stavolta dalla premiazione degli atleti capaci di scrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro del Gran Premio.

    A traghettare i presenti tra il passato e il presente della corsa ci ha pensato anche quest’anno Michele Bernardi, che con le sue parole ha mirabilmente scandito i tempi e i contenuti della presentazione, tenutasi presso i locali della Torre di Pretola. Dopo i saluti di rito del presidente della ASD Tevere Luciano Bracarda ci si è quindi tuffati nel cuore di un’avventura iniziata nel lontano 1952, su iniziativa di un gruppo di “sognatori” capeggiato da Carlo Canonico. Un’avventura che ha saputo attraversare intatta le decadi e le fasi che hanno segnato tutto il secondo dopoguerra, riuscendo a rinnovarsi senza soluzione di continuità per ben 62 anni consecutivi, prima dei buchi del triennio 2014-2016 e del 2020. Nel mezzo hanno solcato le strade di Pretola tanti grandi nomi del ciclismo, compresi anche olimpionici e iridati. Tra i primi impossibile non citare Livio Trapè, vincitore della corsa nel 1958 e poi oro ai Giochi di Roma 1960 nella Cronosquadre, e il compianto Fabio Casartelli, presente al Gran Premio del 1992 poche settimane dopo il memorabile oro Barcellona. Nel novero dei campioni del mondo spiccano invece i nomi di Mirco Gualdi e dell’uzbeko Sergej Lagutin, che hanno portato i colori dell’iride sulle sponde del Tevere dopo i titoli conquistati tra gli Under 23 nel 1990 e nel 2003. Sempre nel 2003 un’altra presenza dal sapore iridato è stata marcata dal bielorusso Kanstantsin Siutsou, che fece suo il titolo nella stagione successiva. Corridori che hanno reso grande la manifestazione al pari però delle tante figure impegnate nel tempo a custodire e tramandare l’eredità di quel gruppo di “sognatori” citato in precedenza. A tal proposito domenica è stato dedicato un doveroso quanto toccante momento al ricordo di Alviero Pittavini, storico dirigente del ciclismo umbro scomparso lo scorso agosto. Ai Figli Lorella, Sara ed Eros la ASD Tevere ha voluto donare una speciale targa in cui viene omaggiato proprio l’ispirazionale impegno di Alviero a favore dell’attività giovanile. Significativo nel corso della presentazione anche l’intervento del presidente del Panathlon Club Perugia Luca Ginetto, che ha ribadito la vicinanza dell’associazione, giunta a sua volta nel 2025 ai suoi 70 anni di vita, al mondo del pedale perugino e alle sue personalità.

    A fare da teatro alla seconda parte dell’evento sono stati invece i locali del vicino CVA, dove si è tenuta una versione d’eccezione del tradizionale pranzo sociale riservato agli associati e agli amici della ASD Tevere. Il momento conviviale è stato infatti accompagnato dalla premiazione riservata agli ex vincitori del Gran Premio, che hanno sfilato insieme come ideale trait d’union tra le varie epoche della corsa. Applausi calorosi in particolare per il marchigiano Costanzo Pierini (1964), il più anziano tra coloro ad aver risposto all’appello, seguito a ruota da Francesco Menghi (1966), Remo Boccolacci (1973), Maurizio Ciani (1975), Eros Pittavini (1977), Angelo Giordano (1980), Sergio Spagliccia (1988), Angelo Menghini (1990), Gianluca Brugnami (1993), Filippo Dignani (2019) e Samuele Scappini (2021). Il tutto si è svolto alla presenza della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che ha voluto così mandare un concreto segnale di sostegno nei confronti di una manifestazione che rappresenta come nessun’altra la storia dello sport cittadino.

    E per concludere la direttrice di corsa Lisa Zappacenere, cresciuta proprio tra le fila della ASD Tevere e seconda donna in Umbria a ricevere la qualifica internazionale, ha illustrato le peculiarità di un percorso davvero degno di un’edizione da cifra tonda. Per distanza e dislivello il tracciato richiamerà quasi quello di una prova Under 23, categoria storicamente associata al Gran Premio. I 129 km totali di gara saranno scanditi dalle classiche salite di Sant’Egidio e di Pretola, difficoltà principali delle prime 5 tornate. Una volta suonata la campana i corridori affronteranno però una variante finale con l’impegnativa ascesa di Casaglia, battuta nella crono Foligno-Perugia dello scorso Giro d’Italia vinta da Tadej Pogacar, che porterà la carovana a lambire il centro cittadino di Perugia. L’erta cara al campionissimo sloveno assegnerà anche uno speciale GPM ai primi tre atleti a transitare in vetta, con in palio dei piatti decorati e intitolati a quattro storici amici del pedale locale come Adamo Pasticci, Rino ed Enzo Pieroni e Giuseppe Pesaresi. Validi per l’assegnazione dei GPM anche il terzo passaggio sulle rampe di Sant’Egidio e il penultimo di Pretola, mentre i Traguardi Voltanti saranno collocati a Petrignano (1° giro) e Ponte Valleceppi (2° giro). Ognuno dei vari transiti sulla linea d’arrivo di Via Tagliamento, ad eccezione di quello conclusivo, sarà invece valido per l’attribuzione del premio a punti in memoria dell’agente scelto Diego Patatini, su iniziativa degli amici e dei colleghi del Corpo della Polizia Locale di Perugia. Gradita novità anche quella del Premio Fair Play, offerto proprio dal Panathlon Club di Perugia per il corridore che dimostrerà, nella condotta di gara, particolare correttezza e sportività. Tracciato e premiazioni rispecchieranno dunque in pieno la caratura di una categoria, come quella degli Juniores, diventata in anni recenti vera anticamere del professionismo. Sarà senza dubbio un vincitore di assoluto spessore a scrivere, il prossimo 2 di giugno, un nuovo capitolo di questa meravigliosa avventura chiamata Gran Premio Pretola.

    Il GP Pretola svela la 70° edizione e celebra i grandi vincitori del passato

    Pretola, 13/05/2025 – Parlare del Gran Premio Pretola significa fare riferimento non solo a una semplice competizione ciclistica, ma anche, se non soprattutto, alla storia di una città, di una comunità e delle persone che ne fanno parte. Con questo spirito e questa consapevolezza si è svolto, domenica 11 maggio, la presentazione del 70° Gran Premio Pretola, in programma il prossimo 2 giugno con protagonisti i giovani talenti della categoria Juniores. Come da tradizione gli organizzatori della ASD Tevere, realtà vissuta da sempre in simbiosi con la corsa, hanno voluto proporre per l’occasione un evento all’insegna della condivisione e della rievocazione, impreziosito stavolta dalla premiazione degli atleti capaci di scrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro del Gran Premio.

    A traghettare i presenti tra il passato e il presente della corsa ci ha pensato anche quest’anno Michele Bernardi, che con le sue parole ha mirabilmente scandito i tempi e i contenuti della presentazione, tenutasi presso i locali della Torre di Pretola. Dopo i saluti di rito del presidente della ASD Tevere Luciano Bracarda ci si è quindi tuffati nel cuore di un’avventura iniziata nel lontano 1952, su iniziativa di un gruppo di “sognatori” capeggiato da Carlo Canonico. Un’avventura che ha saputo attraversare intatta le decadi e le fasi che hanno segnato tutto il secondo dopoguerra, riuscendo a rinnovarsi senza soluzione di continuità per ben 62 anni consecutivi, prima dei buchi del triennio 2014-2016 e del 2020. Nel mezzo hanno solcato le strade di Pretola tanti grandi nomi del ciclismo, compresi anche olimpionici e iridati. Tra i primi impossibile non citare Livio Trapè, vincitore della corsa nel 1958 e poi oro ai Giochi di Roma 1960 nella Cronosquadre, e il compianto Fabio Casartelli, presente al Gran Premio del 1992 poche settimane dopo il memorabile oro Barcellona. Nel novero dei campioni del mondo spiccano invece i nomi di Mirco Gualdi e dell’uzbeko Sergej Lagutin, che hanno portato i colori dell’iride sulle sponde del Tevere dopo i titoli conquistati tra gli Under 23 nel 1990 e nel 2003. Sempre nel 2003 un’altra presenza dal sapore iridato è stata marcata dal bielorusso Kanstantsin Siutsou, che fece suo il titolo nella stagione successiva. Corridori che hanno reso grande la manifestazione al pari però delle tante figure impegnate nel tempo a custodire e tramandare l’eredità di quel gruppo di “sognatori” citato in precedenza. A tal proposito domenica è stato dedicato un doveroso quanto toccante momento al ricordo di Alviero Pittavini, storico dirigente del ciclismo umbro scomparso lo scorso agosto. Ai Figli Lorella, Sara ed Eros la ASD Tevere ha voluto donare una speciale targa in cui viene omaggiato proprio l’ispirazionale impegno di Alviero a favore dell’attività giovanile. Significativo nel corso della presentazione anche l’intervento del presidente del Panathlon Club Perugia Luca Ginetto, che ha ribadito la vicinanza dell’associazione, giunta a sua volta nel 2025 ai suoi 70 anni di vita, al mondo del pedale perugino e alle sue personalità.

    A fare da teatro alla seconda parte dell’evento sono stati invece i locali del vicino CVA, dove si è tenuta una versione d’eccezione del tradizionale pranzo sociale riservato agli associati e agli amici della ASD Tevere. Il momento conviviale è stato infatti accompagnato dalla premiazione riservata agli ex vincitori del Gran Premio, che hanno sfilato insieme come ideale trait d’union tra le varie epoche della corsa. Applausi calorosi in particolare per il marchigiano Costanzo Pierini (1964), il più anziano tra coloro ad aver risposto all’appello, seguito a ruota da Francesco Menghi (1966), Remo Boccolacci (1973), Maurizio Ciani (1975), Eros Pittavini (1977), Angelo Giordano (1980), Sergio Spagliccia (1988), Angelo Menghini (1990), Gianluca Brugnami (1993), Filippo Dignani (2019) e Samuele Scappini (2021). Il tutto si è svolto alla presenza della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che ha voluto così mandare un concreto segnale di sostegno nei confronti di una manifestazione che rappresenta come nessun’altra la storia dello sport cittadino.

    E per concludere la direttrice di corsa Lisa Zappacenere, cresciuta proprio tra le fila della ASD Tevere e seconda donna in Umbria a ricevere la qualifica internazionale, ha illustrato le peculiarità di un percorso davvero degno di un’edizione da cifra tonda. Per distanza e dislivello il tracciato richiamerà quasi quello di una prova Under 23, categoria storicamente associata al Gran Premio. I 129 km totali di gara saranno scanditi dalle classiche salite di Sant’Egidio e di Pretola, difficoltà principali delle prime 5 tornate. Una volta suonata la campana i corridori affronteranno però una variante finale con l’impegnativa ascesa di Casaglia, battuta nella crono Foligno-Perugia dello scorso Giro d’Italia vinta da Tadej Pogacar, che porterà la carovana a lambire il centro cittadino di Perugia. L’erta cara al campionissimo sloveno assegnerà anche uno speciale GPM ai primi tre atleti a transitare in vetta, con in palio dei piatti decorati e intitolati a quattro storici amici del pedale locale come Adamo Pasticci, Rino ed Enzo Pieroni e Giuseppe Pesaresi. Validi per l’assegnazione dei GPM anche il terzo passaggio sulle rampe di Sant’Egidio e il penultimo di Pretola, mentre i Traguardi Voltanti saranno collocati a Petrignano (1° giro) e Ponte Valleceppi (2° giro). Ognuno dei vari transiti sulla linea d’arrivo di Via Tagliamento, ad eccezione di quello conclusivo, sarà invece valido per l’attribuzione del premio a punti in memoria dell’agente scelto Diego Patatini, su iniziativa degli amici e dei colleghi del Corpo della Polizia Locale di Perugia. Gradita novità anche quella del Premio Fair Play, offerto proprio dal Panathlon Club di Perugia per il corridore che dimostrerà, nella condotta di gara, particolare correttezza e sportività. Tracciato e premiazioni rispecchieranno dunque in pieno la caratura di una categoria, come quella degli Juniores, diventata in anni recenti vera anticamere del professionismo. Sarà senza dubbio un vincitore di assoluto spessore a scrivere, il prossimo 2 di giugno, un nuovo capitolo di questa meravigliosa avventura chiamata Gran Premio Pretola.

    Premi ex vincitori + maglia campione del mondo Mirco Gualdi
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    Il GP Pretola svela la 70° edizione e celebra i grandi vincitori del passato

    Pretola, 13/05/2025 – Parlare del Gran Premio Pretola significa fare riferimento non solo a una semplice competizione ciclistica, ma anche, se non soprattutto, alla storia di una città, di una comunità e delle persone che ne fanno parte. Con questo spirito e questa consapevolezza si è svolto, domenica 11 maggio, la presentazione del 70° Gran Premio Pretola, in programma il prossimo 2 giugno con protagonisti i giovani talenti della categoria Juniores. Come da tradizione gli organizzatori della ASD Tevere, realtà vissuta da sempre in simbiosi con la corsa, hanno voluto proporre per l’occasione un evento all’insegna della condivisione e della rievocazione, impreziosito stavolta dalla premiazione degli atleti capaci di scrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro del Gran Premio.

    A traghettare i presenti tra il passato e il presente della corsa ci ha pensato anche quest’anno Michele Bernardi, che con le sue parole ha mirabilmente scandito i tempi e i contenuti della presentazione, tenutasi presso i locali della Torre di Pretola. Dopo i saluti di rito del presidente della ASD Tevere Luciano Bracarda ci si è quindi tuffati nel cuore di un’avventura iniziata nel lontano 1952, su iniziativa di un gruppo di “sognatori” capeggiato da Carlo Canonico. Un’avventura che ha saputo attraversare intatta le decadi e le fasi che hanno segnato tutto il secondo dopoguerra, riuscendo a rinnovarsi senza soluzione di continuità per ben 62 anni consecutivi, prima dei buchi del triennio 2014-2016 e del 2020. Nel mezzo hanno solcato le strade di Pretola tanti grandi nomi del ciclismo, compresi anche olimpionici e iridati. Tra i primi impossibile non citare Livio Trapè, vincitore della corsa nel 1958 e poi oro ai Giochi di Roma 1960 nella Cronosquadre, e il compianto Fabio Casartelli, presente al Gran Premio del 1992 poche settimane dopo il memorabile oro Barcellona. Nel novero dei campioni del mondo spiccano invece i nomi di Mirco Gualdi e dell’uzbeko Sergej Lagutin, che hanno portato i colori dell’iride sulle sponde del Tevere dopo i titoli conquistati tra gli Under 23 nel 1990 e nel 2003. Sempre nel 2003 un’altra presenza dal sapore iridato è stata marcata dal bielorusso Kanstantsin Siutsou, che fece suo il titolo nella stagione successiva. Corridori che hanno reso grande la manifestazione al pari però delle tante figure impegnate nel tempo a custodire e tramandare l’eredità di quel gruppo di “sognatori” citato in precedenza. A tal proposito domenica è stato dedicato un doveroso quanto toccante momento al ricordo di Alviero Pittavini, storico dirigente del ciclismo umbro scomparso lo scorso agosto. Ai Figli Lorella, Sara ed Eros la ASD Tevere ha voluto donare una speciale targa in cui viene omaggiato proprio l’ispirazionale impegno di Alviero a favore dell’attività giovanile. Significativo nel corso della presentazione anche l’intervento del presidente del Panathlon Club Perugia Luca Ginetto, che ha ribadito la vicinanza dell’associazione, giunta a sua volta nel 2025 ai suoi 70 anni di vita, al mondo del pedale perugino e alle sue personalità.

    A fare da teatro alla seconda parte dell’evento sono stati invece i locali del vicino CVA, dove si è tenuta una versione d’eccezione del tradizionale pranzo sociale riservato agli associati e agli amici della ASD Tevere. Il momento conviviale è stato infatti accompagnato dalla premiazione riservata agli ex vincitori del Gran Premio, che hanno sfilato insieme come ideale trait d’union tra le varie epoche della corsa. Applausi calorosi in particolare per il marchigiano Costanzo Pierini (1964), il più anziano tra coloro ad aver risposto all’appello, seguito a ruota da Francesco Menghi (1966), Remo Boccolacci (1973), Maurizio Ciani (1975), Eros Pittavini (1977), Angelo Giordano (1980), Sergio Spagliccia (1988), Angelo Menghini (1990), Gianluca Brugnami (1993), Filippo Dignani (2019) e Samuele Scappini (2021). Il tutto si è svolto alla presenza della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che ha voluto così mandare un concreto segnale di sostegno nei confronti di una manifestazione che rappresenta come nessun’altra la storia dello sport cittadino.

    E per concludere la direttrice di corsa Lisa Zappacenere, cresciuta proprio tra le fila della ASD Tevere e seconda donna in Umbria a ricevere la qualifica internazionale, ha illustrato le peculiarità di un percorso davvero degno di un’edizione da cifra tonda. Per distanza e dislivello il tracciato richiamerà quasi quello di una prova Under 23, categoria storicamente associata al Gran Premio. I 129 km totali di gara saranno scanditi dalle classiche salite di Sant’Egidio e di Pretola, difficoltà principali delle prime 5 tornate. Una volta suonata la campana i corridori affronteranno però una variante finale con l’impegnativa ascesa di Casaglia, battuta nella crono Foligno-Perugia dello scorso Giro d’Italia vinta da Tadej Pogacar, che porterà la carovana a lambire il centro cittadino di Perugia. L’erta cara al campionissimo sloveno assegnerà anche uno speciale GPM ai primi tre atleti a transitare in vetta, con in palio dei piatti decorati e intitolati a quattro storici amici del pedale locale come Adamo Pasticci, Rino ed Enzo Pieroni e Giuseppe Pesaresi. Validi per l’assegnazione dei GPM anche il terzo passaggio sulle rampe di Sant’Egidio e il penultimo di Pretola, mentre i Traguardi Voltanti saranno collocati a Petrignano (1° giro) e Ponte Valleceppi (2° giro). Ognuno dei vari transiti sulla linea d’arrivo di Via Tagliamento, ad eccezione di quello conclusivo, sarà invece valido per l’attribuzione del premio a punti in memoria dell’agente scelto Diego Patatini, su iniziativa degli amici e dei colleghi del Corpo della Polizia Locale di Perugia. Gradita novità anche quella del Premio Fair Play, offerto proprio dal Panathlon Club di Perugia per il corridore che dimostrerà, nella condotta di gara, particolare correttezza e sportività. Tracciato e premiazioni rispecchieranno dunque in pieno la caratura di una categoria, come quella degli Juniores, diventata in anni recenti vera anticamere del professionismo. Sarà senza dubbio un vincitore di assoluto spessore a scrivere, il prossimo 2 di giugno, un nuovo capitolo di questa meravigliosa avventura chiamata Gran Premio Pretola.