Giovedì 6 giugno, alle 20.30 in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto, viene proiettato – prima assoluta in Veneto – il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero” (il friulano di ferro) firmato da Franco Bortuzzo per RaiSport

Giovedì 6 giugno, alle 20.30 in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto, viene proiettato – prima assoluta in Veneto – il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero” (il friulano di ferro) firmato da Franco Bortuzzo per RaiSport, al quale hanno attivamente collaborato anche il Comune di Colle Umberto e la Pro Loco di Colle Umberto. L’associazione, a febbraio, ha inaugurato a San Martino, a poca distanza dalla casa natale del campione della due ruote, la prima esposizione a livello italiano interamente dedicata a Bottecchia. Il collumbertese, nel 1924, fu il primo italiano a vincere il Tour de France, il primo in assoluto a vestire la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa e il primo ed unico italiano, ad oggi, a vincere due Tour consecutivamente.

Il 6 giugno in piazza Marconi, a poca distanza dalla casa natale del campione della due ruote (in caso di maltempo l’appuntamento è nel teatro auditorium di Sarmede), la proiezione sarà un ulteriore evento per ricordare i cent’anni da quella prima vittoria, avvenuta il 20 luglio 1924. Per celebrare il ciclista di San Martino, RaiSport, con la co-produzione della Cineteca del Friuli, il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Gemona del Friuli (Ud), ha prodotto il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero”.

Scritto e diretto dal giornalista Franco Bortuzzo, montato da Luca Zanoli e con la voce narrante di Francesco Pancani, il film (uno speciale della rubrica Radiocorsa della durata di 60 minuti) racconta la vicenda sportiva ed umana del grande ciclista veneto-friulano attraverso le testimonianze di una trentina fra storici, giornalisti, scrittori, ciclisti, attori e parenti di Bottecchia, compreso il nipote diretto Ottavio Bernardi che, per la prima volta, parla in pubblico di suo nonno.

Il film è arricchito da una decina di minuti di immagini originali dei Tour de France 1923, 1924, 1925 e 1926, provenienti dagli archivi francesi della Gaumont Pathé, che mostrano Bottecchia in azione con il suo inconfondibile stile e spiegano bene cosa significava pedalare con quelle bici, su quelle strade, cento anni fa. Viene, infine, analizzata la fine misteriosa del ciclista, avvenuta nel 1927, a nemmeno 33 anni di età, in un incidente raccontato in base agli ultimi documenti ritrovati e ai libri usciti recentemente.

La prima trevigiana e veneta, gratuita, è organizzata dalla Pro Loco di Colle Umberto che ha collaborato a questo docufilm. «Ad ottobre 2023 – ripercorre la presidente della Pro Loco, Tiziana Gottardi -, Franco Bortuzzo ci ha contattato, quindi è venuto a Colle Umberto e precisamente nella frazione di San Martino per raccogliere testimonianze ed informazioni dirette nella terra in cui Bottecchia era nato e cresciuto. Ha quindi saputo del nostro progetto del museo, all’epoca in fase di allestimento, e gli abbiamo fatto conoscere i pronipoti di Bottecchia, lo abbiamo portato nella casa natale del nostro campione e nell’antica mola dove stavamo allestendo il museo. Una giornata piacevole, ricca di testimonianze ed aneddoti che hanno contribuito a questo docufilm».

Sandro Bolognini


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Veneto - Ottavio Bottecchia, el furlan de fero

Giovedì 6 giugno, alle 20.30 in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto, viene proiettato – prima assoluta in Veneto – il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero” (il friulano di ferro) firmato da Franco Bortuzzo per RaiSport

Giovedì 6 giugno, alle 20.30 in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto, viene proiettato – prima assoluta in Veneto – il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero” (il friulano di ferro) firmato da Franco Bortuzzo per RaiSport, al quale hanno attivamente collaborato anche il Comune di Colle Umberto e la Pro Loco di Colle Umberto. L’associazione, a febbraio, ha inaugurato a San Martino, a poca distanza dalla casa natale del campione della due ruote, la prima esposizione a livello italiano interamente dedicata a Bottecchia. Il collumbertese, nel 1924, fu il primo italiano a vincere il Tour de France, il primo in assoluto a vestire la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa e il primo ed unico italiano, ad oggi, a vincere due Tour consecutivamente.

Il 6 giugno in piazza Marconi, a poca distanza dalla casa natale del campione della due ruote (in caso di maltempo l’appuntamento è nel teatro auditorium di Sarmede), la proiezione sarà un ulteriore evento per ricordare i cent’anni da quella prima vittoria, avvenuta il 20 luglio 1924. Per celebrare il ciclista di San Martino, RaiSport, con la co-produzione della Cineteca del Friuli, il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Gemona del Friuli (Ud), ha prodotto il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero”.

Scritto e diretto dal giornalista Franco Bortuzzo, montato da Luca Zanoli e con la voce narrante di Francesco Pancani, il film (uno speciale della rubrica Radiocorsa della durata di 60 minuti) racconta la vicenda sportiva ed umana del grande ciclista veneto-friulano attraverso le testimonianze di una trentina fra storici, giornalisti, scrittori, ciclisti, attori e parenti di Bottecchia, compreso il nipote diretto Ottavio Bernardi che, per la prima volta, parla in pubblico di suo nonno.

Il film è arricchito da una decina di minuti di immagini originali dei Tour de France 1923, 1924, 1925 e 1926, provenienti dagli archivi francesi della Gaumont Pathé, che mostrano Bottecchia in azione con il suo inconfondibile stile e spiegano bene cosa significava pedalare con quelle bici, su quelle strade, cento anni fa. Viene, infine, analizzata la fine misteriosa del ciclista, avvenuta nel 1927, a nemmeno 33 anni di età, in un incidente raccontato in base agli ultimi documenti ritrovati e ai libri usciti recentemente.

La prima trevigiana e veneta, gratuita, è organizzata dalla Pro Loco di Colle Umberto che ha collaborato a questo docufilm. «Ad ottobre 2023 – ripercorre la presidente della Pro Loco, Tiziana Gottardi -, Franco Bortuzzo ci ha contattato, quindi è venuto a Colle Umberto e precisamente nella frazione di San Martino per raccogliere testimonianze ed informazioni dirette nella terra in cui Bottecchia era nato e cresciuto. Ha quindi saputo del nostro progetto del museo, all’epoca in fase di allestimento, e gli abbiamo fatto conoscere i pronipoti di Bottecchia, lo abbiamo portato nella casa natale del nostro campione e nell’antica mola dove stavamo allestendo il museo. Una giornata piacevole, ricca di testimonianze ed aneddoti che hanno contribuito a questo docufilm».

Sandro Bolognini


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Giovedì 6 giugno, alle 20.30 in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto, viene proiettato – prima assoluta in Veneto – il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero” (il friulano di ferro) firmato da Franco Bortuzzo per RaiSport

Giovedì 6 giugno, alle 20.30 in piazza Marconi a San Martino di Colle Umberto, viene proiettato – prima assoluta in Veneto – il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero” (il friulano di ferro) firmato da Franco Bortuzzo per RaiSport, al quale hanno attivamente collaborato anche il Comune di Colle Umberto e la Pro Loco di Colle Umberto. L’associazione, a febbraio, ha inaugurato a San Martino, a poca distanza dalla casa natale del campione della due ruote, la prima esposizione a livello italiano interamente dedicata a Bottecchia. Il collumbertese, nel 1924, fu il primo italiano a vincere il Tour de France, il primo in assoluto a vestire la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa e il primo ed unico italiano, ad oggi, a vincere due Tour consecutivamente.

Il 6 giugno in piazza Marconi, a poca distanza dalla casa natale del campione della due ruote (in caso di maltempo l’appuntamento è nel teatro auditorium di Sarmede), la proiezione sarà un ulteriore evento per ricordare i cent’anni da quella prima vittoria, avvenuta il 20 luglio 1924. Per celebrare il ciclista di San Martino, RaiSport, con la co-produzione della Cineteca del Friuli, il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Gemona del Friuli (Ud), ha prodotto il docufilm “Ottavio Bottecchia, el furlan de fero”.

Scritto e diretto dal giornalista Franco Bortuzzo, montato da Luca Zanoli e con la voce narrante di Francesco Pancani, il film (uno speciale della rubrica Radiocorsa della durata di 60 minuti) racconta la vicenda sportiva ed umana del grande ciclista veneto-friulano attraverso le testimonianze di una trentina fra storici, giornalisti, scrittori, ciclisti, attori e parenti di Bottecchia, compreso il nipote diretto Ottavio Bernardi che, per la prima volta, parla in pubblico di suo nonno.

Il film è arricchito da una decina di minuti di immagini originali dei Tour de France 1923, 1924, 1925 e 1926, provenienti dagli archivi francesi della Gaumont Pathé, che mostrano Bottecchia in azione con il suo inconfondibile stile e spiegano bene cosa significava pedalare con quelle bici, su quelle strade, cento anni fa. Viene, infine, analizzata la fine misteriosa del ciclista, avvenuta nel 1927, a nemmeno 33 anni di età, in un incidente raccontato in base agli ultimi documenti ritrovati e ai libri usciti recentemente.

La prima trevigiana e veneta, gratuita, è organizzata dalla Pro Loco di Colle Umberto che ha collaborato a questo docufilm. «Ad ottobre 2023 – ripercorre la presidente della Pro Loco, Tiziana Gottardi -, Franco Bortuzzo ci ha contattato, quindi è venuto a Colle Umberto e precisamente nella frazione di San Martino per raccogliere testimonianze ed informazioni dirette nella terra in cui Bottecchia era nato e cresciuto. Ha quindi saputo del nostro progetto del museo, all’epoca in fase di allestimento, e gli abbiamo fatto conoscere i pronipoti di Bottecchia, lo abbiamo portato nella casa natale del nostro campione e nell’antica mola dove stavamo allestendo il museo. Una giornata piacevole, ricca di testimonianze ed aneddoti che hanno contribuito a questo docufilm».

Sandro Bolognini