Firenze, 28 maggio 20025 – Martedì 3 giugno sono sei anni dalla morte di Fabrizio Fabbri, un bel campione di ciclismo, per bravura, grinta, carattere, tenacia, e uno splendido esempio come uomo. Siamo stati tante volte in sua compagnia, era orgoglioso della sua famiglia, della moglie Loretta e dei due figli Fabio e Francesco entrambi ex corridori, anche oggi nel ciclismo con ruoli e compiti diversi. Una famiglia esemplare, con Fabrizio che dopo 10 anni come atleta professionista e vittorioso in varie occasioni (tra l’altro 9 Giri d’Italia disputati con tre tappe vinte e due ottimi piazzamenti in classifica) decise di farne altrettanti come direttore sportivo dello squadrone Mapei e di squadre dilettantistiche. Lasciato il ciclismo attivo, conservava sempre ricordi indimenticabili avuti con gli atleti, lui che era stato anche gregario sempre disponibile di Felice Gimondi e Francesco Moser. Anche oggi il suo ricordo è vivo in tutti e l’istituzione di una Challenge con alcune gare dilettanti nel suo nome, è un altro esempio per farlo sentire tra di noi.
Antonio Mannori