Splende il tricolore alla Vuelta, grazie alla maglia di campione italiano di Filippo Ganna, quasi a suggellare due giorni in cui il ciclismo azzurro ha colpito ancora. Dopo Giulio Pellizzari è il giorno di Filippo Ganna che, per la gioia dei tanti tifosi, torna ad vestire i panni del supereroe. Il campione piemontese coglie il terzo successo stagionale in una crono incerta fino alla fine, e forse per questo ancora più bella. E’ stata una stagione particolare: dopo il successo di Camaiore ad inizio stagione e quello al campionato italiano, dopo il ritiro dal Tour e la fatica per ritrovare la condizione migliore, eccolo finalmente sorridere: “Nella prima parte non ho trovato il giusto ritmo, nella seconda invece ho spinto il più possibile. Sono molto contento, questa settimana è stata davvero buona per la squadra. Non è stato facile ritrovare la condizione in bici dopo il ritiro al Tour, in questa Vuelta ho sofferto molto sulle salite. Dopo infortuni e malattie, sono davvero felice”.
Alle sue spalle, staccato di un nulla, 90 centesimi che ai fini della classifica finale vengono arrotondati ad un secondo, termina l’australiano Jay Vine, in testa in tutti i tempi intermedi ma che nulla può contro i 4 chilometri finali di Filippo praticamente perfetti. Terzo il portoghese Joao Almeida, staccato di 8″ e sicuramente più concentrato su quanto avrebbe fatto di lì a poco Vingegaard rispetto al successo di tappa. Riesce, al termine, a recuperare una decina di secondi. La generale infatti ora vede i due staccati di 40″. Va meglio, per l’Italia del ciclismo e per la sua maglia bianca, Giulio Pellizzari, capace di concedere gli stessi secondi allo statunitense Riccitello. Adesso il suo vantaggio è di 58″.
