STRADA

    L’Italia del ciclismo torna a vincere una tappa del Tour de France grazie a Jonathan Milan, che nell’ottava tappa, la Saint Méèn Le Grand a Laval, di 171 km, ha superato in modo regale Van Aert e Groves in una frazione che registra anche l’ottavo posto di Dainese e il nono di Albanese. Con questa vittoria il corridore della Lidl Trek rafforza la propria posizione in testa alla classifica della Maglia Verde, dimostrando di possedere un’ottima condizione e lascia ben sperare per le prossime frazioni dedicate ai velocisti, a cominciare da quella di domani. Il successo di oggi, a distanza da sei anni dalla vittoria di Nibali, riscatta anche la delusione per la mancata conquista, nella prima tappa, della vittoria che avrebbe significato anche maglia gialla ed il secondo posto nella frazione di Dunkerque.

    Proprio a quelle due frazioni fa riferimento il campione friulano nelle prime dichiarazioni raccolte da Silvano Ploner della RAI: “Siamo andati vicino alla vittoria nella terza tappa, dopo che era sfumata la possibilità nella prima, e finalmente oggi siamo andati a bersaglio. Sono contento per la squadra e per tutti gli appassionati italiani, che attendevano questa vittoria da tempo. Quando siamo partiti per il Tour avevamo dei progetti e dei sogni, sembrava che non potessero realizzarsi. Oggi eravamo tutti concentrati per questo obiettivo e la squadra è stata veramente brava. Questa vittoria significa tanto per me ed anche per l’Italia e domani ci riproveremo. A questo punto lavoreremo anche per la conquista della Maglia Verde.”

    Consonni, raggiante, nella dichiarazione post vittoria ha poi fatto riferimento diretto alla sua esperienza nel quartetto dell’inseguimento: “Avevamo un po’ di amaro in bocca per lo sprint di Dunkerque, oggi abbiamo cercato di non sbagliare nulla e questo successo dimostra che il lavoro paga. Come nell’inseguimento a squadre, se tutti lavorano al meglio i risultati arrivano.”

    Al vincitore sono giunti anche i complimenti, a nome di tutto il movimento, del presidente federale Cordiano Dagnoni: “Il giorno in cui Elisa Longo Borghini compie l’impresa sul Monte Nerone e si riprende la Maglia Rosa, Jonathan Milan rompe un digiuno di vittorie al Tour che risale dal 2019. Se aggiungiamo anche l’ottima prova di Edoardo Affini nella crono di Caen di qualche giorno fa, la prestazione di Simone Consonni come apripista per Milan, i piazzamenti di Dainese e Albanese, abbiamo segni importanti del ciclismo italiano che deve scontare, nel caso del Tour, anche dell’uscita di scena prematura di Filippo Ganna.

    Complimenti a tutti loro. Mi auguro che altre soddisfazioni possano arrivare nei prossimi giorni tra Giro Donne e Tour, sarebbe un bel segnale per tutto il movimento.”

    Tour de France - Jonathan Milan sprinta nella storia

    L’Italia del ciclismo torna a vincere una tappa del Tour de France grazie a Jonathan Milan, che nell’ottava tappa, la Saint Méèn Le Grand a Laval, di 171 km, ha superato in modo regale Van Aert e Groves in una frazione che registra anche l’ottavo posto di Dainese e il nono di Albanese. Con questa vittoria il corridore della Lidl Trek rafforza la propria posizione in testa alla classifica della Maglia Verde, dimostrando di possedere un’ottima condizione e lascia ben sperare per le prossime frazioni dedicate ai velocisti, a cominciare da quella di domani. Il successo di oggi, a distanza da sei anni dalla vittoria di Nibali, riscatta anche la delusione per la mancata conquista, nella prima tappa, della vittoria che avrebbe significato anche maglia gialla ed il secondo posto nella frazione di Dunkerque.

    Proprio a quelle due frazioni fa riferimento il campione friulano nelle prime dichiarazioni raccolte da Silvano Ploner della RAI: “Siamo andati vicino alla vittoria nella terza tappa, dopo che era sfumata la possibilità nella prima, e finalmente oggi siamo andati a bersaglio. Sono contento per la squadra e per tutti gli appassionati italiani, che attendevano questa vittoria da tempo. Quando siamo partiti per il Tour avevamo dei progetti e dei sogni, sembrava che non potessero realizzarsi. Oggi eravamo tutti concentrati per questo obiettivo e la squadra è stata veramente brava. Questa vittoria significa tanto per me ed anche per l’Italia e domani ci riproveremo. A questo punto lavoreremo anche per la conquista della Maglia Verde.”

    Consonni, raggiante, nella dichiarazione post vittoria ha poi fatto riferimento diretto alla sua esperienza nel quartetto dell’inseguimento: “Avevamo un po’ di amaro in bocca per lo sprint di Dunkerque, oggi abbiamo cercato di non sbagliare nulla e questo successo dimostra che il lavoro paga. Come nell’inseguimento a squadre, se tutti lavorano al meglio i risultati arrivano.”

    Al vincitore sono giunti anche i complimenti, a nome di tutto il movimento, del presidente federale Cordiano Dagnoni: “Il giorno in cui Elisa Longo Borghini compie l’impresa sul Monte Nerone e si riprende la Maglia Rosa, Jonathan Milan rompe un digiuno di vittorie al Tour che risale dal 2019. Se aggiungiamo anche l’ottima prova di Edoardo Affini nella crono di Caen di qualche giorno fa, la prestazione di Simone Consonni come apripista per Milan, i piazzamenti di Dainese e Albanese, abbiamo segni importanti del ciclismo italiano che deve scontare, nel caso del Tour, anche dell’uscita di scena prematura di Filippo Ganna.

    Complimenti a tutti loro. Mi auguro che altre soddisfazioni possano arrivare nei prossimi giorni tra Giro Donne e Tour, sarebbe un bel segnale per tutto il movimento.”

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