MAGLIA AZZURRA

    Il Mondiale Donne Elite si chiude come pochi avrebbero pronosticato alla vigilia, con le favorite che rimangono invischiate in marcamenti reciproci e lasciano il campo alla canadese Magdeleine Vallieres Mill, nuova campionessa del mondo. Alle sue spalle giungono la neozelandese Niamh Fisher-Black e la spagnola Margarita Victoria Garcia. Elisa Longo Borghini, che ha chiuso al 15° posto, ha dichiarato al termine: “È stata una gara strana. Ringrazio le compagne a cui non si può rimproverare nulla. Quella che non ha corso bene, insieme a tutte le altre favorite di questo mondiale, sono stata io. L’abbiamo persa in maniera sciocca; chi ha vinto invece è stata veramente intelligente, merita il titolo e i nostri complimenti. Ci sarà tempo per riflettere. Adesso a caldo resta una grande delusione e mi assumo le responsabilità di questo risultato. Peccato perché stavo bene ma in gara non bastano le gambe, ci vuole anche la testa. Faremo tesoro e ci rifaremo tra una settimana agli Europei.”

    Tra le azzurre grande protagonista è stata Barbara Malcotti (18^), nel vivo dell’azione fino alla fine nel tentativo di supportare Elisa Longo Borghini e capace di entrare nell’azione chiave della prova: “Dovevo seguire Elisa e portarla nelle condizioni migliori nel finale. Mi sono trovata nella fuga giusta, al momento giusto. Ho provato a dare il massimo ma avevo speso tanto. Quando Elisa è tornata sotto ho provato a chiudere il buco con le prime, ma ormai lo svantaggio era enorme. Penso di aver fatto una delle mie gare migliori. Dispiace per il risultato, ma Elisa non si deve rammaricare di nulla, è una grande campionessa e la settimana prossima c’è già l’opportunità di rifarsi. Ogni corsa è una lezione. L’importante è non demoralizzarsi.”

    Non è soddisfatto il CT Marco Velo: “Le big si sono annullate. Con il senno di poi sarebbe stato meglio per noi evitare di controllare la corsa nella parte iniziale. È stata una fatica che ci è costata cara. Sarebbe stato meglio lasciare il lavoro ad altre formazioni. Faremo un’analisi di quello che è successo con calma per capire gli errori ed evitarli in futuro.”

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    photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2025

    Mondiali Ruanda 2025 Donne Elite - Le big si annullano, vince Vallieres Mill

    Il Mondiale Donne Elite si chiude come pochi avrebbero pronosticato alla vigilia, con le favorite che rimangono invischiate in marcamenti reciproci e lasciano il campo alla canadese Magdeleine Vallieres Mill, nuova campionessa del mondo. Alle sue spalle giungono la neozelandese Niamh Fisher-Black e la spagnola Margarita Victoria Garcia. Elisa Longo Borghini, che ha chiuso al 15° posto, ha dichiarato al termine: “È stata una gara strana. Ringrazio le compagne a cui non si può rimproverare nulla. Quella che non ha corso bene, insieme a tutte le altre favorite di questo mondiale, sono stata io. L’abbiamo persa in maniera sciocca; chi ha vinto invece è stata veramente intelligente, merita il titolo e i nostri complimenti. Ci sarà tempo per riflettere. Adesso a caldo resta una grande delusione e mi assumo le responsabilità di questo risultato. Peccato perché stavo bene ma in gara non bastano le gambe, ci vuole anche la testa. Faremo tesoro e ci rifaremo tra una settimana agli Europei.”

    Tra le azzurre grande protagonista è stata Barbara Malcotti (18^), nel vivo dell'azione fino alla fine nel tentativo di supportare Elisa Longo Borghini e capace di entrare nell’azione chiave della prova: “Dovevo seguire Elisa e portarla nelle condizioni migliori nel finale. Mi sono trovata nella fuga giusta, al momento giusto. Ho provato a dare il massimo ma avevo speso tanto. Quando Elisa è tornata sotto ho provato a chiudere il buco con le prime, ma ormai lo svantaggio era enorme. Penso di aver fatto una delle mie gare migliori. Dispiace per il risultato, ma Elisa non si deve rammaricare di nulla, è una grande campionessa e la settimana prossima c’è già l’opportunità di rifarsi. Ogni corsa è una lezione. L’importante è non demoralizzarsi.”

    Non è soddisfatto il CT Marco Velo: “Le big si sono annullate. Con il senno di poi sarebbe stato meglio per noi evitare di controllare la corsa nella parte iniziale. È stata una fatica che ci è costata cara. Sarebbe stato meglio lasciare il lavoro ad altre formazioni. Faremo un’analisi di quello che è successo con calma per capire gli errori ed evitarli in futuro.”

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    photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2025

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