GUILHERAND GRANGES – LโItalia chiude gli Europei di Ciclismo sulle sponde del Rodano con un bilancio complessivo di 6 medaglie, che rappresenta un bottino superiore a quello dello scorso anno (5). Nel medagliere finale si posiziona al quarto posto per titoli conquistati, ma al primo per il numero complessivo di podi. Questo รจ sicuramente lโelemento piรน significativo, come ricorda anche il presidente federale Cordiano Dagnoni: โPrima di tutto voglio fare i complimenti a Christian Scaroni, che ha fatto una corsa coraggiosa, di grande sacrificio, in cui ci ha messo tanto cuore. Un quarto posto che brucia un poโ. Complimenti anche a Gianmarco Garofoli, nono, a Marco Frigo, undicesimo, a tutta la squadra e a Marco Villa, che tra Mondiali ed Europei ha raccolto piazzamenti importanti in un ciclismo fatto di fenomeni.
Riguardo a tutto lโEuropeo, va rilevato che siamo la Nazionale che piรน delle altre รจ salita sul podio, raccogliendo ben quattro medaglie dโargento, alcune delle quali potevano essere tranquillamente dโoro. Non dimentichiamo inoltre i piazzamenti di Scaroni e Gualdi, e la caduta del terzetto femminile nella prova juniores a squadre, quando eravamo in lotta per il titolo.
In una manifestazione difficile, per la collocazione temporale a ridosso dei Mondiali, il ciclismo italiano si รจ quindi distinto, onorando una tradizione che ci vuole sempre protagonisti nelle rassegne continentali.
Abbiamo un movimento giovanile di primโordine, come dimostrano lโoro di Federica Venturelli e le medaglie di Eleonora Ciabocco e Roberto Capello. Una citazione particolare credo la meritino i nostri professionisti, protagonisti โ come ricordato โ al Mondiale con Ciccone e a questi Europei con un Filippo Ganna sempre disponibile per la Nazionale, insieme a Scaroni, Frigo e Garofoli.
Faccio i complimenti a tutti gli atleti per i risultati ottenuti e per lโimpegno profuso in questi giorni, nonostante le difficoltร di un calendario intenso, ai tecnici e allo staff azzurro. Il ciclismo italiano, ancora una volta, dimostra di essere allโaltezza della propria storia.โ
LA GARA รLITE – Vince, come era nelle previsioni, il campione del mondo Tadej Pogaฤar davanti al campione olimpico Remco Evenepoel. Sul terzo gradino del podio sale la giovane promessa del ciclismo francese Paul Seixas, che sullโerta finale vince il duello con un magnifico Christian Scaroni. Il ciclismo italiano, in un gruppo di marziani nel quale anche un corridore come Vingegaard si รจ dovuto arrendere a metร gara, ha corso da protagonista. Nella top ten chiude anche Gianmarco Garofoli, mentre รจ undicesimo Marco Frigo.
ร stata una grande prestazione di squadra, come ricorda lo stesso Scaroni: โUlissi e Bettiol mi hanno permesso di arrivare a metร gara nelle condizioni migliori. Quando sono scattati Remco e Tadej non li ho seguiti, sapevamo che sarebbe stato un suicidio. Nelle fasi finali ci siamo trovati in tre e, quando si รจ staccato Ayuso, ho pensato che sarei riuscito a conquistare la medaglia di bronzo. In cima alla salita finale, perรฒ, ho iniziato a soffrire e non sono riuscito a rispondere allโultimo attacco di Paul. Peccato, ma credo che come Nazionale abbiamo fatto veramente bene.โ
La conferma arriva dalle parole di Marco Villa: โSono stati veramente bravi. Devo fare i complimenti a Christian per un quarto posto in una gara in cui hanno tirato per oltre cento chilometri fenomeni come Pogaฤar ed Evenepoel. Dopo Mondiali ed Europei posso dire che abbiamo diversi corridori di altissimo livello, alcuni giovani che possono crescere ancora e dare tanto al nostro ciclismo. Un sesto posto in Africa, un quarto adesso: mi sembra che siano risultati di cui tutto lo sport italiano deve andare fiero.โ
La corsa si infiamma attorno al 100ยฐ chilometro, come ormai tradizione quando a sfidarsi sono Pogaฤar ed Evenepoel. ร il belga ad accendere la miccia, lanciando ripetuti attacchi sulla salita di Saint-Romain-de-Lerps. Rispondono in pochi, ma nella discesa successiva rientra il grosso del gruppo, tra cui anche Scaroni e Garofoli.
Sulla spinta dei belgi, il gruppo recupera i fuggitivi della prima ora, tra cui un attivo Frigo. Sullโascesa successiva della difficile salita รจ Pogaฤar a lanciare il guanto della sfida. Mancano 77 chilometri alla conclusione. Risponde il solo Evenepoel, che perรฒ รจ costretto a cedere dopo poco. Il belga viene raggiunto prima dal giovanissimo Seixas, poi da Ayuso e Scaroni.
Si forma quindi un gruppo di quattro unitร che conserva un distacco di un minuto dallo sloveno battistrada. Insieme si lanciano allโinseguimento del campione del mondo. A due giri dalla conclusione se ne va anche il belga, per prendersi lโargento. La sfida per lโultimo posto del podio si infiamma sullโultima salita: cede Ayuso e, quando manca poco alla vetta, il forcing del francese costringe alla resa lโazzurro. (foto SprintCyclingAgency)
LE MEDAGLIE DELLโITALIA
ORO โ Federica Venturelli (Cronometro U23)
ARGENTO โ Filippo Ganna (Cronometro รlite)
ARGENTO โ Team Mixed Relay รlite
ARGENTO โ Eleonora Ciabocco (Prova in linea U23)
ARGENTO โ Roberto Capello (Prova in linea Junior)
BRONZO โ Chantal Pegolo (Prova in linea Junior)