Al velodromo di Apeldoorn la terza serata dei Mondiali juniores su pista ha regalato nuove conferme all’Italia. Alessio Magagnotti ha conquistato il titolo iridato nell’inseguimento individuale, mentre Matilde Cenci ha chiuso al terzo posto nella velocità, aggiungendo un altro podio alla spedizione azzurra.
Magagnotti, 18 anni, aveva già imposto il proprio ritmo nelle qualificazioni, chiuse con il miglior tempo in 3’08”967 (media 57,153 km/h). In finale ha confermato il risultato superando nettamente lo spagnolo Eñaut Urcaregui Sanz, 3’09”255 contro 3’14”498. Terzo il britannico Daniel Thompson, che ha avuto la meglio sull’australiano Toby Jones.
Il corridore dell’Autozai Contri aggiunge così un nuovo titolo a un percorso già solido: oro a squadre nel 2024 in Cina, bronzo individuale sempre nello stesso Mondiale, riconferma nell’inseguimento a squadre ad Apeldoorn e adesso il successo nell’individuale. In due stagioni il suo bilancio mondiale è di tre ori e un bronzo, a cui si sommano i titoli europei con il quartetto di Cottbus 2024 e Anadia 2025.
La seconda medaglia di giornata è arrivata con Matilde Cenci. Dopo aver ceduto in semifinale alla belga Zita Gheysens, battuta solo alla terza manche, l’azzurra si è imposta nella finale per il bronzo contro la neerlandese Yiran Van ’T Oosten, rimontando dopo la sconfitta iniziale. L’oro è andato alla russa Veronika Solozobova, che ha superato proprio Gheysens. Il bottino italiano ad Apeldoorn sale così a quattro ori e conferma la squadra tra le più incisive della rassegna.
Per quanto riguarda gli altri azzurri oggi in gara, Chantal Pegolo ha concluso l’Omnium in sesta posizione con 92 punti, con l’oro finito al collo di Polina Danshina (124 punti), l’argento alla danese Ida Fialla con 117 punti e il bronzo all’australiana Amelie Sanders con 109. Nella corsa a punti maschile, Riccardo Colombo ha chiuso settimo, nella prova vinta dallo spagnolo Eric Igual Ubeda. Da segnalare anche Thomas Melotto, che si è qualificato ai quarti di finale nello sprint maschile e domani affronterà il neozelandese Schuler per l’accesso alla semifinale.
Grande la soddisfazione del presidente Cordiano Dagnoni: “Se non fosse bastata la conferma di ieri, con il quartetto capace di vincere il quarto oro mondiale consecutivo, oggi ci ha pensato Magagnotti a ribadire il concetto con un successo individuale di grande valore. L’Italia non è una meteora, ma un gruppo vincente che continua a costruire basi solide per il futuro”.