MAGLIA AZZURRA

    Si è concluso a Copenhagen il Campionato del Mondo BMX 2025. Una rassegna intensa, che ha visto l’Italia schierata con un gruppo giovane ma già competitivo, capace di inserirsi in più momenti nelle fasi decisive. Il bilancio tecnico è positivo, con alcune conferme, diversi segnali incoraggianti e anche qualche rammarico legato a episodi che hanno condizionato l’esito di alcune prove. Il miglior risultato è arrivato nella categoria Under 23 femminile, dove Francesca Cingolani ha chiuso quinta, sfiorando il podio in una finale molto combattuta, dopo aver superato brillantemente tutte le fasi di gara precedenti.

    “Suona bene dire che Francesca è quinta al mondo, e siamo contenti. Ma c’è anche un pizzico di rammarico, perché per come si era messa la finale, dopo una buona traiettoria in prima curva, avevamo visto il podio”, ha commentato il commissario tecnico Mattia Furlan. Che aggiunge: “Ma essere qui a parlare di rammarico per un quinto posto mondiale ci rende comunque felici”.

    Tra gli uomini, Albert Groppo ha sfiorato la finale dopo aver mostrato segnali di ripresa rispetto alla prova sottotono disputata due settimane prima in Lettonia. Spiega il CT: “Arrivava da un weekend non positivo, ma ha cambiato approccio. Era molto vicino alla finale, poi una caduta davanti a lui all’uscita della prima curva lo ha coinvolto. È stato costretto a chiudere la gara in semifinale. Rimangono dei punti interrogativi, perché i presupposti per andare avanti c’erano”.

    Importante anche il ritorno di Pietro Bertagnoli, autore di una prova concreta dopo un lungo periodo di assenza dai livelli più alti, seguiti alla partecipazione olimpica dello scorso anno: “È la prima volta che lo rivediamo al suo livello dopo l’Olimpiade. Il suo quarto di finale, con una buona partenza e un buon ingresso in prima curva, ci lascia indicazioni utili per il futuro”.

    Si è fermato ai quarti di finale Giacomo Fantoni, il più esperto del gruppo azzurro, che ha pagato qualche imprecisione nel giro. “La velocità c’è ancora, si è vista. Ovviamente non possiamo essere soddisfatti, e non lo sono né Fantoni né Bertagnoli. Ma entrambi hanno ancora un ruolo importante nella squadra, anche come esempio per i più giovani”. 

    Marco Radaelli non è riuscito a superare gli ottavi di finale, al termine di una gara condizionata da una preparazione complicata. “Era il suo ultimo anno da Under 23 e puntava a un risultato diverso. La mancata qualificazione è stata una sorpresa anche per noi”.

    Poi Federico Pasa, out ai quarti di finale tra gli junior: “Ha mostrato l’atteggiamento giusto: è arrivato qui con grinta e determinazione, dopo una caduta e un infortunio in Lettonia che non sono stati lievi. Ha lavorato molto per riuscire a presentarsi al via. In queste condizioni, la semifinale era il traguardo che si sarebbe meritato”.

    Il CT ha voluto fare anche un cenno ai risultati ottenuti nelle categorie giovanili, dove non sono mancate le prestazioni degne di nota. In particolare, Leonardo Galassi ha chiuso quinto nei Boys 13, Matteo Mariani è salito sul secondo gradino del podio nei Boys 15 e Marco Del Tongo ha ottenuto il terzo posto nei Boys 16. “Risultati importanti che confermano il lavoro che si sta facendo anche a livello giovanile e che rappresentano una buona base su cui continuare a costruire”.

    Il CT Furlan ha voluto infine ringraziare tutto lo staff tecnico che ha accompagnato la squadra durante questa trasferta mondiale: “Un grande grazie va a tutto lo staff che ha lavorato con impegno e attenzione, dentro e fuori dalla pista. Ognuno ha fatto la propria parte per mettere gli atleti nelle migliori condizioni possibili, anche nei momenti di difficoltà”.

    MONDIALI BMX - Cingolani quinta tra le Under 23

    Si è concluso a Copenhagen il Campionato del Mondo BMX 2025. Una rassegna intensa, che ha visto l’Italia schierata con un gruppo giovane ma già competitivo, capace di inserirsi in più momenti nelle fasi decisive. Il bilancio tecnico è positivo, con alcune conferme, diversi segnali incoraggianti e anche qualche rammarico legato a episodi che hanno condizionato l’esito di alcune prove. Il miglior risultato è arrivato nella categoria Under 23 femminile, dove Francesca Cingolani ha chiuso quinta, sfiorando il podio in una finale molto combattuta, dopo aver superato brillantemente tutte le fasi di gara precedenti.

    "Suona bene dire che Francesca è quinta al mondo, e siamo contenti. Ma c’è anche un pizzico di rammarico, perché per come si era messa la finale, dopo una buona traiettoria in prima curva, avevamo visto il podio", ha commentato il commissario tecnico Mattia Furlan. Che aggiunge: "Ma essere qui a parlare di rammarico per un quinto posto mondiale ci rende comunque felici".

    Tra gli uomini, Albert Groppo ha sfiorato la finale dopo aver mostrato segnali di ripresa rispetto alla prova sottotono disputata due settimane prima in Lettonia. Spiega il CT: "Arrivava da un weekend non positivo, ma ha cambiato approccio. Era molto vicino alla finale, poi una caduta davanti a lui all’uscita della prima curva lo ha coinvolto. È stato costretto a chiudere la gara in semifinale. Rimangono dei punti interrogativi, perché i presupposti per andare avanti c’erano".

    Importante anche il ritorno di Pietro Bertagnoli, autore di una prova concreta dopo un lungo periodo di assenza dai livelli più alti, seguiti alla partecipazione olimpica dello scorso anno: "È la prima volta che lo rivediamo al suo livello dopo l’Olimpiade. Il suo quarto di finale, con una buona partenza e un buon ingresso in prima curva, ci lascia indicazioni utili per il futuro".

    Si è fermato ai quarti di finale Giacomo Fantoni, il più esperto del gruppo azzurro, che ha pagato qualche imprecisione nel giro. "La velocità c’è ancora, si è vista. Ovviamente non possiamo essere soddisfatti, e non lo sono né Fantoni né Bertagnoli. Ma entrambi hanno ancora un ruolo importante nella squadra, anche come esempio per i più giovani". 

    Marco Radaelli non è riuscito a superare gli ottavi di finale, al termine di una gara condizionata da una preparazione complicata. "Era il suo ultimo anno da Under 23 e puntava a un risultato diverso. La mancata qualificazione è stata una sorpresa anche per noi".

    Poi Federico Pasa, out ai quarti di finale tra gli junior: "Ha mostrato l’atteggiamento giusto: è arrivato qui con grinta e determinazione, dopo una caduta e un infortunio in Lettonia che non sono stati lievi. Ha lavorato molto per riuscire a presentarsi al via. In queste condizioni, la semifinale era il traguardo che si sarebbe meritato".

    Il CT ha voluto fare anche un cenno ai risultati ottenuti nelle categorie giovanili, dove non sono mancate le prestazioni degne di nota. In particolare, Leonardo Galassi ha chiuso quinto nei Boys 13, Matteo Mariani è salito sul secondo gradino del podio nei Boys 15 e Marco Del Tongo ha ottenuto il terzo posto nei Boys 16. "Risultati importanti che confermano il lavoro che si sta facendo anche a livello giovanile e che rappresentano una buona base su cui continuare a costruire".

    Il CT Furlan ha voluto infine ringraziare tutto lo staff tecnico che ha accompagnato la squadra durante questa trasferta mondiale: "Un grande grazie va a tutto lo staff che ha lavorato con impegno e attenzione, dentro e fuori dalla pista. Ognuno ha fatto la propria parte per mettere gli atleti nelle migliori condizioni possibili, anche nei momenti di difficoltà".