MAGLIA AZZURRA

    Ha fatto il vuoto a 11 km dal traguardo regalando alla Francia un titolo che mancava dal 1997 – Caruso, 10°, miglior piazzato degli azzurri

    E' Julian Alaphilippe a conquistare la maglia iridata sul tracciato di Imola: il francese ha vinto la prova Elite maschile dei Mondiali di ciclismo con uno scatto che ha lasciato il vuoto alle sue spalle, a circa 11 km dal traguardo, entrando da solo nel circuito dell'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Commovente la dedica al padre scomparso di recente e il pianto liberatorio al suono della Marsigliese. Sul podio anche il favorittissimo della vigilia van Aert e lo svizzero Marc Hirschi.

    Nulla da recriminare per la nazionale azzurra, che ci ha provato ma si è dovuta arrendere ai ritmi altissimi delle ultime fasi della corsa: dell’Italia restano negli occhi l’attacco di Nibali sul Mazzolano e la grinta di Damiano Caruso, decimo al traguardo e migliore azzurro. "Abbiamo lavorato da grande squadra, provandoci fino all'ultimo. Sapevamo di non essere i favoriti ma non abbiamo niente da recriminarci" le parole dell'atleta del team Bahrain-McLaren in zona mista al termine della prova.

    Quindicesima posizione per Vincenzo Nibali: "Oggi è stato il primo giorno in cui mi sono sentito meglio, rispetto alle gare precedenti, però già sapevo che l'ultima salita (Gallisterna, ndr) non era adatta a me. Perciò ho provato sulla penultima ascesa e siamo andati via in quattro: c'erano Landa, Uran, e van Aert, che però non ha collaborato. Poi si è rimescolato tutto e le pendenze finali hanno premiato corridori più esplosivi. Per quanto mi riguarda, è stata la prima volta in cui mi sono sentito bene. Fino a dieci giorni fa tutto era un punto interrogativo. Con i compagni avevamo intenzione di fare gara d'attacco, ma sin dall'inizio il ritmo è stato molto alto. Era difficile provarci da lontano come ha fatto Pogacar".

    Una squadra compatta che nonostante il percorso durissimo non si è mai arresa, parola di Alberto Bettiol: "Mondiale positivo, abbiamo fatto tutti quello che potevamo. Vincenzo e Damiano sono rimasti davanti e io ho provato a rientrare da dietro. Come sempre noi ce la mettiamo tutta, abbiamo corso davanti come una vera squadra".

    Davide Cassani: "Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi: il percorso sapevamo essere difficile e Vincenzo nell'ultimo giro ci ha provato. La Gallisterna si è dimostrata più adatta ad atleti esplosivi come Julian, che ha lasciato sul posto tutti gli altri favoriti. Difficile per noi fare meglio".

    Ordine d'arrivo
    1) ALAPHILIPPE Julian km 258.2 in 6:38:34 alla media di 38.869 km/h
    2) Van AERT Wout (Belgio) +24
    3) HIRSCHI Marc (Svizzera) +24
    4) KWIATKOWSKI Michal (Polonia) +24
    5) FUGLSANG Jakob (Danimarca) +24
    6) ROGLIC Primoz (Slovenia) +24
    7) MATTHEWS Michael (Australia) +53
    8) VALVERDE Alejandro (Spagna) +53
    9) SCHACHMANN Maximilian (Germania) +53
    10) CARUSO Damiano (Italia) +53


    #Imola 2020 - Impresa di Alaphilippe

    Ha fatto il vuoto a 11 km dal traguardo regalando alla Francia un titolo che mancava dal 1997 - Caruso, 10°, miglior piazzato degli azzurri

    Ha fatto il vuoto a 11 km dal traguardo regalando alla Francia un titolo che mancava dal 1997 - Caruso, 10°, miglior piazzato degli azzurri

    E' Julian Alaphilippe a conquistare la maglia iridata sul tracciato di Imola: il francese ha vinto la prova Elite maschile dei Mondiali di ciclismo con uno scatto che ha lasciato il vuoto alle sue spalle, a circa 11 km dal traguardo, entrando da solo nel circuito dell'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Commovente la dedica al padre scomparso di recente e il pianto liberatorio al suono della Marsigliese. Sul podio anche il favorittissimo della vigilia van Aert e lo svizzero Marc Hirschi.

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    Nulla da recriminare per la nazionale azzurra, che ci ha provato ma si è dovuta arrendere ai ritmi altissimi delle ultime fasi della corsa: dell’Italia restano negli occhi l’attacco di Nibali sul Mazzolano e la grinta di Damiano Caruso, decimo al traguardo e migliore azzurro. "Abbiamo lavorato da grande squadra, provandoci fino all'ultimo. Sapevamo di non essere i favoriti ma non abbiamo niente da recriminarci" le parole dell'atleta del team Bahrain-McLaren in zona mista al termine della prova.

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    Quindicesima posizione per Vincenzo Nibali: "Oggi è stato il primo giorno in cui mi sono sentito meglio, rispetto alle gare precedenti, però già sapevo che l'ultima salita (Gallisterna, ndr) non era adatta a me. Perciò ho provato sulla penultima ascesa e siamo andati via in quattro: c'erano Landa, Uran, e van Aert, che però non ha collaborato. Poi si è rimescolato tutto e le pendenze finali hanno premiato corridori più esplosivi. Per quanto mi riguarda, è stata la prima volta in cui mi sono sentito bene. Fino a dieci giorni fa tutto era un punto interrogativo. Con i compagni avevamo intenzione di fare gara d'attacco, ma sin dall'inizio il ritmo è stato molto alto. Era difficile provarci da lontano come ha fatto Pogacar".

    Una squadra compatta che nonostante il percorso durissimo non si è mai arresa, parola di Alberto Bettiol: "Mondiale positivo, abbiamo fatto tutti quello che potevamo. Vincenzo e Damiano sono rimasti davanti e io ho provato a rientrare da dietro. Come sempre noi ce la mettiamo tutta, abbiamo corso davanti come una vera squadra".

    Davide Cassani: "Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi: il percorso sapevamo essere difficile e Vincenzo nell'ultimo giro ci ha provato. La Gallisterna si è dimostrata più adatta ad atleti esplosivi come Julian, che ha lasciato sul posto tutti gli altri favoriti. Difficile per noi fare meglio".

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    Ordine d'arrivo
    1) ALAPHILIPPE Julian km 258.2 in 6:38:34 alla media di 38.869 km/h
    2) Van AERT Wout (Belgio) +24
    3) HIRSCHI Marc (Svizzera) +24
    4) KWIATKOWSKI Michal (Polonia) +24
    5) FUGLSANG Jakob (Danimarca) +24
    6) ROGLIC Primoz (Slovenia) +24
    7) MATTHEWS Michael (Australia) +53
    8) VALVERDE Alejandro (Spagna) +53
    9) SCHACHMANN Maximilian (Germania) +53
    10) CARUSO Damiano (Italia) +53


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    #Imola 2020 - Impresa di Alaphilippe

    Ha fatto il vuoto a 11 km dal traguardo regalando alla Francia un titolo che mancava dal 1997 - Caruso, 10°, miglior piazzato degli azzurri

    E' Julian Alaphilippe a conquistare la maglia iridata sul tracciato di Imola: il francese ha vinto la prova Elite maschile dei Mondiali di ciclismo con uno scatto che ha lasciato il vuoto alle sue spalle, a circa 11 km dal traguardo, entrando da solo nel circuito dell'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Commovente la dedica al padre scomparso di recente e il pianto liberatorio al suono della Marsigliese. Sul podio anche il favorittissimo della vigilia van Aert e lo svizzero Marc Hirschi.

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    Nulla da recriminare per la nazionale azzurra, che ci ha provato ma si è dovuta arrendere ai ritmi altissimi delle ultime fasi della corsa: dell’Italia restano negli occhi l’attacco di Nibali sul Mazzolano e la grinta di Damiano Caruso, decimo al traguardo e migliore azzurro. "Abbiamo lavorato da grande squadra, provandoci fino all'ultimo. Sapevamo di non essere i favoriti ma non abbiamo niente da recriminarci" le parole dell'atleta del team Bahrain-McLaren in zona mista al termine della prova.

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    Quindicesima posizione per Vincenzo Nibali: "Oggi è stato il primo giorno in cui mi sono sentito meglio, rispetto alle gare precedenti, però già sapevo che l'ultima salita (Gallisterna, ndr) non era adatta a me. Perciò ho provato sulla penultima ascesa e siamo andati via in quattro: c'erano Landa, Uran, e van Aert, che però non ha collaborato. Poi si è rimescolato tutto e le pendenze finali hanno premiato corridori più esplosivi. Per quanto mi riguarda, è stata la prima volta in cui mi sono sentito bene. Fino a dieci giorni fa tutto era un punto interrogativo. Con i compagni avevamo intenzione di fare gara d'attacco, ma sin dall'inizio il ritmo è stato molto alto. Era difficile provarci da lontano come ha fatto Pogacar".

    Una squadra compatta che nonostante il percorso durissimo non si è mai arresa, parola di Alberto Bettiol: "Mondiale positivo, abbiamo fatto tutti quello che potevamo. Vincenzo e Damiano sono rimasti davanti e io ho provato a rientrare da dietro. Come sempre noi ce la mettiamo tutta, abbiamo corso davanti come una vera squadra".

    Davide Cassani: "Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi: il percorso sapevamo essere difficile e Vincenzo nell'ultimo giro ci ha provato. La Gallisterna si è dimostrata più adatta ad atleti esplosivi come Julian, che ha lasciato sul posto tutti gli altri favoriti. Difficile per noi fare meglio".

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    Ordine d'arrivo
    1) ALAPHILIPPE Julian km 258.2 in 6:38:34 alla media di 38.869 km/h
    2) Van AERT Wout (Belgio) +24
    3) HIRSCHI Marc (Svizzera) +24
    4) KWIATKOWSKI Michal (Polonia) +24
    5) FUGLSANG Jakob (Danimarca) +24
    6) ROGLIC Primoz (Slovenia) +24
    7) MATTHEWS Michael (Australia) +53
    8) VALVERDE Alejandro (Spagna) +53
    9) SCHACHMANN Maximilian (Germania) +53
    10) CARUSO Damiano (Italia) +53