Si è spento giovedì 28 gennaio (ma si è avuta notizia solo oggi) Aldo Spadoni, per tanti anni dirigente e figura di spicco della Federazione Ciclistica Italiana. Il 12 maggio di quest'anno avrebbe compiuto 100 anni.

Raccontare la figura di Aldo Spadoni è un po' come ripercorrere la storia del ciclismo e della Federazione del dopoguerra, tanti sono stati i suoi incarichi in seno alla FCI e il suo legame con il nostro sport.

Era nato a Pistoria il 12 maggio del 1921. La sua carriera ciclistica è iniziata nel 1947, come racconta su Tuttobiciweb Giuseppe Figini in un articolo a cui rimandiamo (qui). Nel 1948 è tra i primi giudici di gara e nel 1957 diventa commissario internazionale. E’ presidente di giuria in due Giri d’Italia, due Tour de France, ai Mondiali e alle Olimpiadi di Roma 1960.

Ha poi ricoperto numerosi ruoli, all'interno della FCI e dell'UCI. Dal 1973 al 1980 è stato presidente della Commissione Nazionale Giudici di Gara. Per due mandati, dal 1981 al 1989, è il vice presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Dal 1990 al 1994 è presidente della Commissione Carte Federali e, a seguire, Giudice Sportivo Nazionale F.C.I. Seguono altri incarichi fino a quello, pochi anni fa, di presidente della Commissione Nazionale Elettorale Federale.

Tutti impegni che ha sempre svolto con profonda dedizione, grande competenza e signorilità, lasciando un ricordo indelebile in chi l'ha conosciuto.

Ai familiari tutti giungano i sensi del più profondo cordoglio da parte della grande famiglia del ciclismo, del Consiglio federale e del presidente Renato Di Rocco.