La scomparsa di “nonna Gina” lascia un grande vuoto in casa Viviani. Luigina Bressan, 88 anni, ha sempre vissuto con la famiglia della figlia Elena e del genero Renato Viviani e degli adorati nipoti Elia e Attilio, corridori professionisti, e Luca, calciatore di buon livello già nella Primavera dell’Hellas Verona, poi a Legnago, Caldiero, Altavilla, Castelnuovo. “Era lei – ricorda Elia Viviani – che mi portava alle mie prime gare, da Giovanissimo. I miei genitori lavoravano e nonna Gina era sempre presente ad ogni mia gara. Poi raccoglieva ogni scritto su di me, e poi sui miei fratelli, componendo degli album che raccontano la nostra storia di atleti”.
Dopo la conquista delle tre medaglie olimpiche (oro a Rio de Janeiro, bronzo a Tokyo, argento a Parigi) e delle vittorie più importanti, “la prima telefonata era sempre per nonna Gina”, riferisce l’olimpionico che ha bene nella mente “l’immagine di quando, al mio ritorno da Rio, era all’aeroporto in prima fila ad attendermi per abbracciarmi”. Nonna Gina non faceva distinzione tra vittorie e sconfitte, gioiva per le prime, aveva parole di conforto per le seconde. Ha seguito passo a passo, con la famiglia, l’attività di Elia e Attilio “e spesso era presente alle partite di Luca”.
Domani, venerdì, alle ore 16 l’ultimo saluto nella chiesa di Vallese di Oppeano.