Atleta e direttore sportivo di ciclismo. Era nato il 14 marzo 1952, aveva 69 anni.
Si è spento Ferruccio Ferro, atleta e direttore sportivo di ciclismo. Era nato il 14 marzo 1952, aveva 69 anni. Abitava a Bertipaglia (Padova) e scoprì da dilettante Matteo Tosatto il recordmen delle corse a tappe tra i professionisti e attuale tecnico dalla Ineos Grandiers. Ferro è morto alle 12.30 a causa di un infarto.
Ferruccio Ferro cominciò a correre con la Cartura Nalin (Padova) per poi passare alla Valpolicella (Verona) con Cardi e Bedendo e la campionessa Bissoli, società con cui vinse il titolo italiano del chilometro da fermo e arrivò secondo al mondiale, sempre del chilometro da fermo.
Fu un gran bel velocista da giovane. E poi si restò sempre “in pista” con il ciclismo facendo il direttore sportivo. Da lui sono usciti diversi bei corridori e campioni come Matteo Tosatto. Fu diesse dell’Agricola Berica, Tasselli Elematic e Nuova Padovani Polo. Fu un personaggio pittoresco, istrionico per il mondo del ciclismo. Si può dire veramente “una vita spesa per il ciclismo”.
Aveva superato il Covid19 e fu intubato all’ospedale Schiavonia (Padova) dove ci fu il primo morto italiano, Adriano Trevisan di Vo’ Euganeo, il 22 febbraio 2020.
Questo è il ricordo di Matteo Tosatto: “Ho corso quattro anni da dilettante con la Tasselli Elematic. L’ultimo anno nel 1996 ho vinto cinque gare: due tappe del Giro del Veneto, il prologo e l’ultima tappa a Schio, la tappa del Giro d’Italia di Piove di Sacco, una tappa al Giro delle Pesche Nettarine e il Giro della Provincia di Rovigo. In più ho fatto otto secondi posti. Con Ferruccio ero di casa perché io ho fatto il militare con i carabinieri ed ero spesso a pranzo o a cena nella sua abitazione”.
Quando Ferruccio Ferro ha smesso di correre di lavoro ha fatto anche il macellaio. Lascia la moglie Nadia e i figli Maila ed Alberto.a
Sandro Bolognini