BRENTONICO (TN) – È stata inaugurata oggi a Brentonico (Trento), presso le suggestive sale di Palazzo Baisi, la mostra “Tornanti di Memoria: il ciclismo sul Baldo”, un percorso visivo firmato da Remo Mosna che intreccia paesaggio, sport e memoria. L’esposizione, a ingresso libero, sarà visitabile ogni giorno dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. In occasione del passaggio del Giro d’Italia, è prevista un’apertura straordinaria anche lunedì 26 maggio.
    L’inaugurazione ha visto la partecipazione di Claudio Soini, presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, e di Mauro Tonolli, sindaco di Brentonico, che hanno sottolineato l’importanza culturale e sportiva dell’evento per il territorio.

    La mostra porta la firma di Remo Mosna, fotografo e giornalista pubblicista trentino, nato ad Aldeno nel 1946, considerato una delle voci più autorevoli della fotografia ciclistica italiana. Dopo un passato da ciclista dilettante, Mosna ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo sportivo nel 1969, diventando testimone visivo dei più grandi eventi del panorama ciclistico internazionale: dal Giro d’Italia al Tour de France, dai Mondiali alle Classiche Monumento.

    Le sue immagini hanno raccontato da vicino le imprese di leggende come Francesco Moser e Gilberto Simoni, protagonisti anche di alcune delle sue pubblicazioni più note: “Francesco Moser. Storia di un campione” e “Gibo d’Italia”, quest’ultima realizzata in collaborazione con Pietro Gottardi.

    Il valore del suo lavoro è stato riconosciuto anche a livello internazionale: nel dicembre 2024 si è classificato settimo al prestigioso concorso “The Best of Cycling 2024”, che premia ogni anno le migliori immagini legate al mondo delle due ruote.

    Oltre alla sua attività professionale, Mosna ha trasmesso la passione per la fotografia alla sua famiglia, coinvolgendo il figlio Daniele e la nipote Natascia, rendendo il proprio impegno una vera e propria tradizione familiare.

    Per chi volesse approfondire il suo stile e il suo archivio, alcune delle sue opere sono disponibili sulla piattaforma Dreamstime.

    Con “Tornanti di Memoria”, Remo Mosna non solo celebra il ciclismo come sport, ma lo restituisce al pubblico come esperienza umana, paesaggistica e culturale, in un dialogo profondo tra passato e presente che trova nel Monte Baldo un palcoscenico ideale.

    Giorgio Torre
    foto credit Photobicicailotto

    Inaugurata la mostra “Tornanti di Memoria: il ciclismo sul Baldo”

    BRENTONICO (TN) - È stata inaugurata oggi a Brentonico (Trento), presso le suggestive sale di Palazzo Baisi, la mostra “Tornanti di Memoria: il ciclismo sul Baldo”, un percorso visivo firmato da Remo Mosna che intreccia paesaggio, sport e memoria. L’esposizione, a ingresso libero, sarà visitabile ogni giorno dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. In occasione del passaggio del Giro d’Italia, è prevista un’apertura straordinaria anche lunedì 26 maggio.
    L’inaugurazione ha visto la partecipazione di Claudio Soini, presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, e di Mauro Tonolli, sindaco di Brentonico, che hanno sottolineato l’importanza culturale e sportiva dell’evento per il territorio.

    La mostra porta la firma di Remo Mosna, fotografo e giornalista pubblicista trentino, nato ad Aldeno nel 1946, considerato una delle voci più autorevoli della fotografia ciclistica italiana. Dopo un passato da ciclista dilettante, Mosna ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo sportivo nel 1969, diventando testimone visivo dei più grandi eventi del panorama ciclistico internazionale: dal Giro d’Italia al Tour de France, dai Mondiali alle Classiche Monumento.

    Le sue immagini hanno raccontato da vicino le imprese di leggende come Francesco Moser e Gilberto Simoni, protagonisti anche di alcune delle sue pubblicazioni più note: “Francesco Moser. Storia di un campione” e “Gibo d’Italia”, quest’ultima realizzata in collaborazione con Pietro Gottardi.

    Il valore del suo lavoro è stato riconosciuto anche a livello internazionale: nel dicembre 2024 si è classificato settimo al prestigioso concorso “The Best of Cycling 2024”, che premia ogni anno le migliori immagini legate al mondo delle due ruote.

    Oltre alla sua attività professionale, Mosna ha trasmesso la passione per la fotografia alla sua famiglia, coinvolgendo il figlio Daniele e la nipote Natascia, rendendo il proprio impegno una vera e propria tradizione familiare.

    Per chi volesse approfondire il suo stile e il suo archivio, alcune delle sue opere sono disponibili sulla piattaforma Dreamstime.

    Con “Tornanti di Memoria”, Remo Mosna non solo celebra il ciclismo come sport, ma lo restituisce al pubblico come esperienza umana, paesaggistica e culturale, in un dialogo profondo tra passato e presente che trova nel Monte Baldo un palcoscenico ideale.

    Giorgio Torre
    foto credit Photobicicailotto

    17-05-25 BRENTONICO TORNANTI DI MEMORIA IL CICLISMO SUL BALDO - REMO MOSNA - PHOTOBICICAILOTTO
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    Inaugurata la mostra “Tornanti di Memoria: il ciclismo sul Baldo”

    BRENTONICO (TN) - È stata inaugurata oggi a Brentonico (Trento), presso le suggestive sale di Palazzo Baisi, la mostra “Tornanti di Memoria: il ciclismo sul Baldo”, un percorso visivo firmato da Remo Mosna che intreccia paesaggio, sport e memoria. L’esposizione, a ingresso libero, sarà visitabile ogni giorno dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. In occasione del passaggio del Giro d’Italia, è prevista un’apertura straordinaria anche lunedì 26 maggio.
    L’inaugurazione ha visto la partecipazione di Claudio Soini, presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, e di Mauro Tonolli, sindaco di Brentonico, che hanno sottolineato l’importanza culturale e sportiva dell’evento per il territorio.

    La mostra porta la firma di Remo Mosna, fotografo e giornalista pubblicista trentino, nato ad Aldeno nel 1946, considerato una delle voci più autorevoli della fotografia ciclistica italiana. Dopo un passato da ciclista dilettante, Mosna ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo sportivo nel 1969, diventando testimone visivo dei più grandi eventi del panorama ciclistico internazionale: dal Giro d’Italia al Tour de France, dai Mondiali alle Classiche Monumento.

    Le sue immagini hanno raccontato da vicino le imprese di leggende come Francesco Moser e Gilberto Simoni, protagonisti anche di alcune delle sue pubblicazioni più note: “Francesco Moser. Storia di un campione” e “Gibo d’Italia”, quest’ultima realizzata in collaborazione con Pietro Gottardi.

    Il valore del suo lavoro è stato riconosciuto anche a livello internazionale: nel dicembre 2024 si è classificato settimo al prestigioso concorso “The Best of Cycling 2024”, che premia ogni anno le migliori immagini legate al mondo delle due ruote.

    Oltre alla sua attività professionale, Mosna ha trasmesso la passione per la fotografia alla sua famiglia, coinvolgendo il figlio Daniele e la nipote Natascia, rendendo il proprio impegno una vera e propria tradizione familiare.

    Per chi volesse approfondire il suo stile e il suo archivio, alcune delle sue opere sono disponibili sulla piattaforma Dreamstime.

    Con “Tornanti di Memoria”, Remo Mosna non solo celebra il ciclismo come sport, ma lo restituisce al pubblico come esperienza umana, paesaggistica e culturale, in un dialogo profondo tra passato e presente che trova nel Monte Baldo un palcoscenico ideale.

    Giorgio Torre
    foto credit Photobicicailotto