La Federazione fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

    Consapevole della necessità di limitare, in questo momento, il più possibile i contatti delle persone, cause primaria di diffusione dell’epidemia COVID-19, in risposta a numerose richieste su come comportarsi riguardo gli allenamenti, la Federazione Ciclistica Italiana fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

    Restare a casa è l’unica soluzione per contenere il contagio; si suggerisce con forza di adottare questa linea di comportamento. L’attività di allenamento, sino al 3 aprile, è permessa a chi ha lo status di professionista, perché fa parte del proprio lavoro, e agli atleti di interesse olimpico. In tutti gli altri casi la Federazione invita a sospendere in questo periodo di allenamenti all’aperto. Chi può si alleni a casa con i rulli, in attesa di nuove disposizione e in attesa che la situazione si normalizzi. Al riguardo la Federazione sta studiando soluzioni per le Società e tesserati che permettano l’allenamento a casa con tutor online.

    “E’ il momento della responsabilità – ha ricordato il presidente Di Rocco – in questa importante fase del nostro Paese devono prevalere il buonsenso e il rispetto degli altri; elementi fondamentali nel consesso civile e soprattutto nello sport. Pertanto il nostro invito e quello di restare a casa”.

    In merito a diverse presunte interpretazioni della FCI del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, diffuse via social in questi giorni, la Federazione precisa che la posizione della Federazione Ciclistica Italiana è espressa unicamente sul sito federale www.federciclismo.it.


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    Emergenza Coronavirus - L'invito della FCI a restare a casa

    La Federazione fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

    La Federazione fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

    Consapevole della necessità di limitare, in questo momento, il più possibile i contatti delle persone, cause primaria di diffusione dell’epidemia COVID-19, in risposta a numerose richieste su come comportarsi riguardo gli allenamenti, la Federazione Ciclistica Italiana fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

    Restare a casa è l’unica soluzione per contenere il contagio; si suggerisce con forza di adottare questa linea di comportamento. L’attività di allenamento, sino al 3 aprile, è permessa a chi ha lo status di professionista, perché fa parte del proprio lavoro, e agli atleti di interesse olimpico. In tutti gli altri casi la Federazione invita a sospendere in questo periodo di allenamenti all’aperto. Chi può si alleni a casa con i rulli, in attesa di nuove disposizione e in attesa che la situazione si normalizzi. Al riguardo la Federazione sta studiando soluzioni per le Società e tesserati che permettano l’allenamento a casa con tutor online.

    “E’ il momento della responsabilità – ha ricordato il presidente Di Rocco – in questa importante fase del nostro Paese devono prevalere il buonsenso e il rispetto degli altri; elementi fondamentali nel consesso civile e soprattutto nello sport. Pertanto il nostro invito e quello di restare a casa”.

    In merito a diverse presunte interpretazioni della FCI del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, diffuse via social in questi giorni, la Federazione precisa che la posizione della Federazione Ciclistica Italiana è espressa unicamente sul sito federale www.federciclismo.it.


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    Consapevole della necessità di limitare, in questo momento, il più possibile i contatti delle persone, cause primaria di diffusione dell’epidemia COVID-19, in risposta a numerose richieste su come comportarsi riguardo gli allenamenti, la Federazione Ciclistica Italiana fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

    Restare a casa è l’unica soluzione per contenere il contagio; si suggerisce con forza di adottare questa linea di comportamento. L’attività di allenamento, sino al 3 aprile, è permessa a chi ha lo status di professionista, perché fa parte del proprio lavoro, e agli atleti di interesse olimpico. In tutti gli altri casi la Federazione invita a sospendere in questo periodo di allenamenti all’aperto. Chi può si alleni a casa con i rulli, in attesa di nuove disposizione e in attesa che la situazione si normalizzi. Al riguardo la Federazione sta studiando soluzioni per le Società e tesserati che permettano l’allenamento a casa con tutor online.

    “E’ il momento della responsabilità – ha ricordato il presidente Di Rocco – in questa importante fase del nostro Paese devono prevalere il buonsenso e il rispetto degli altri; elementi fondamentali nel consesso civile e soprattutto nello sport. Pertanto il nostro invito e quello di restare a casa”.

    In merito a diverse presunte interpretazioni della FCI del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, diffuse via social in questi giorni, la Federazione precisa che la posizione della Federazione Ciclistica Italiana è espressa unicamente sul sito federale www.federciclismo.it.