Al presidente della UEC e vice presidente UCI il riconoscimento che dal 2003 premia dirigenti, tecnici, atleti, giornalisti che si siano distinti nei vari aspetti del ciclismo, promozionali, organizzativi, tecnici, comunicazione e, in particolare, dei giovani.
Il presidente dellโUnione ciclistica europea (UEC) Enrico Della Casa รจ il vincitore del Premio Guido Rizzetto, che dal 2003 premia dirigenti, tecnici, atleti, giornalisti che si siano distinti nei vari aspetti del ciclismo, promozionali, organizzativi, tecnici, comunicazione e, in particoare, dei giovani. Lโiniziativa della redazione sportiva de LโArena e del Gs Cadidavid presieduta da Roberta Cailotto รจ stata avviata subito dopo la scomparsa di un giornalista che tanto si รจ speso sulle colonne de LโArena per la promozione del ciclismo di base, in particolare della categoria Giovanissimi. Il Premio, tra lโaltro, รจ abbinato alla 39^ Festa dei Giovanissimi, organizzata dal Gs Cadidavid, in calendario il 18 giugno. Della Casa, reduce dalla tappa del Giro dโItalia a Monte Lussari, sarร al Ristorante Gusto di Emiliano Oliosi, lunedรฌ 29 maggio, per la consegna del riconoscimento.
Enrico Della Casa, classe 1967, sposato e padre di tre figli, originario di Correggio, nel corso della propria carriera ha rivestito ruoli di primaria importanza in seno allโUci come coordinatore della Commissione Antidoping fino al 2000 e coordinatore del settore Pista nel 2001. Dal 2002 al 2013, ha ricoperto lโincarico di coordinatore Pista della Federciclismo italiana, per la quale si รจ occupato della gestione logistica delle squadre nazionali pista e strada per eventi come: Giochi Olimpici di Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012, oltre che per i Mondiali e le prove di Coppa del Mondo. Come membro (2005-2009) e presidente (2009-2013) della commissione Pista della Uec ha avuto modo di conoscerne la realtร fino ad arrivare al ruolo di Segretario generale che ricopriva dal 2013 ed al ruolo di presidente per il quadriennio 2021-2025.
Della Casa, da sempre appassionato di ciclismo, รจ stato anche corridore sino alla categoria dilettanti, su strada e su pista, โvincendo qualche piccola gara regionale, ma in genere controllavo il gruppo dal fondoโ. Ha sempre gareggiato in Svizzera, dove รจ nato da genitori italiani, emigranti che si sono incontrati negli anni Cinquanta.
In carriera, gli รจ toccato, nel settembre 1998, seguire il โcaso Festinaโ come responsabile logistico, seguire tutti i controlli antidoping, smistare le provetteโ. โEโ stato โ dice โ un periodo interessante con un lavoro sostenuto anche da un avvocato, un medico, un addetto stampa. Nel 1994 ho seguito per la prima volta il campionato del mondo e nel 2004 ero con lโItalia a Verona. Mentre ero nella Federciclismo, ero anche commissario dellโUec e consulente Uci per la pistaโ. Si รจ occupato molto dei settori giovanili oltre che delle corse professionistiche. Fa presente: โIl campionato europeo di bmx nel 2013 non era niente, mentre adesso รจ categoria HCโ, di grande richiamo come si รจ visto allโOlympic Arena di Verona. โBmx e mountain bike โ osserva Della Casa โ, altro settore molto importante, ora anche con gli Europei per esordienti e allievi, ci consente di avvicinare molto i giovani. Altrettanto puntiamo molto sullโorganizzazione di prove su pista per Under 23, categoria inserita anche nel ciclocross, che ha grandi potenzialitร , cosรฌ come juniores e allievi. Per noi, uomini e donne sono pari. Eโ stata lโUec a creare un circuitoโ.
Per un futuro giร presente, il presidente Uec fa presente che โla bici gravel sua diventando molto importante e noi ci crediamo tanto e procederemo ad organizzare manifestazioni anche con gli amatori, che, inutile nasconderlo, ci servono per i finanziamenti, ma anche perchรฉ portano anche giovani alle loro gare. Il cross sta esplodendo in tutti i paesi europei e negli Stati Uniti ci sono anche piรน di mille partecipanti alle gare. Va detto che, mentre lโUci chiede, lโUec viene ad organizzare sul territorio dove cerchiamo sempre di lasciare qualcosa. Oggi, sicuramente, lโUec รจ molto riconosciuta. In Europa abbiamo 50 federazioni, di cui 15 molto forti e 35 in pieno sviluppo. Le sosteniamo con piani di sviluppo, creazione di stages, acquisto di materiale, sostegno agli organizzatori, dando attenzione anche ai piรน piccoliโ.
Renzo Puliero
Photobicicailotto