Marta Cavalli

    11 maggio 2016 – 20 luglio 2017. Da paura e sofferenza alla medaglia d'Oro europea. Quattrocentotrentacinque giorni in cui paura, rimpianti e ansia da recupero hanno aperto le porte al trionfo continentale, con il quartetto azzurro. Marta Cavalli, dopo una brutta caduta che per poco non la costringeva a perdere un rene, oltre a tutti i sogni di diventare una ciclista professionista, è tornata più forte di prima. Da quell'infortunio di Montichiari ha avuto un pensieri fisso: tornare al più presto a pedalare. E vincere. E lo ha fatto ad Anadia, assieme alle sue compagne di squadra, nell'Inseguimento.

    Un anno in altalena, iniziato con il quarto posto il Belgio e la vittoria a Buttrio, passando per il titolo italiano in pista ed infine l'Oro europeo di Anadia. In mezzo, tanta paura. "Ma non mi sono mai sentita sola, grazie alle mie compagne e alle gare di ciclismo seguite in tv. Ora sono rinata". E il pensiero, quel 20 luglio, non poteva che andare a Claudia Cretti, compagna di squadra reduce da una brutta caduta durante il Giro Rosa: "Quando sono arrivate le prime notizie rassicuranti che escludevano il pericolo di vita, abbiamo sentito che Claudia era lì con noi. L’abbiamo sentita vicina, l’abbiamo sentita lottare. Questo ci ha dato la carica e la volontà di fare un buon risultato”.

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    MEDAGLIA D'ORO

    Campionato Europeo Pista (Anadia) – Inseguimento a squadre U23


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    Federciclismo

    Federazione Ciclistica Italiana





    Marta Cavalli

    11 maggio 2016 - 20 luglio 2017. Da paura e sofferenza alla medaglia d'Oro europea. Quattrocentotrentacinque giorni in cui paura, rimpianti e ansia da recupero hanno aperto le porte al trionfo continentale, con il quartetto azzurro. Marta Cavalli, dopo una brutta caduta che per poco non la costringeva a perdere un rene, oltre a tutti i sogni di diventare una ciclista professionista, è tornata più forte di prima. Da quell'infortunio di Montichiari ha avuto un pensieri fisso: tornare al più presto a pedalare. E vincere. E lo ha fatto ad Anadia, assieme alle sue compagne di squadra, nell'Inseguimento.

    Un anno in altalena, iniziato con il quarto posto il Belgio e la vittoria a Buttrio, passando per il titolo italiano in pista ed infine l'Oro europeo di Anadia. In mezzo, tanta paura. "Ma non mi sono mai sentita sola, grazie alle mie compagne e alle gare di ciclismo seguite in tv. Ora sono rinata". E il pensiero, quel 20 luglio, non poteva che andare a Claudia Cretti, compagna di squadra reduce da una brutta caduta durante il Giro Rosa: "Quando sono arrivate le prime notizie rassicuranti che escludevano il pericolo di vita, abbiamo sentito che Claudia era lì con noi. L’abbiamo sentita vicina, l’abbiamo sentita lottare. Questo ci ha dato la carica e la volontà di fare un buon risultato”.

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    Campionato Europeo Pista (Anadia) - Inseguimento a squadre U23


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