Uomo e bicicletta, il mondo raccontato in punta di clik - tendenze

Muoversi in Bicicletta

Foto Bici…Bellissime Storie Di Vita 1

19/01/2012 - Tre progetti fotografici, in tre paesi differenti che hanno in comune soltanto le due ruote e la fotografia, ma che rivelano in modo chiaro come la bicicletta sia il mezzo di trasporto più vicino all’uomo e il modo migliore per raccontare la realtà in cui vive e le aspirazioni che lo aiutano ad andare avanti

SUDAFRICA - Stan Engelbrecht e Nic Grobler sono due sudafricani che dall’inizio del 2010 lavorano a un’indagine sulla cultura del Sud Africa e la bicicletta. Questo lavoro, nato come contributo alla loro passione per la bici e la fotografia, si è trasformato, con il passare del tempo, in un progetto impegnativo, che si pone l’obiettivo di descrivere una parte della popolazione sudafricana che usa la bici come strumento di spostamento e di lavoro.
Nasce, così, una raccolta di storie raccontate attraverso foto, interviste e dialoghi in cui emerge il ruolo della bicicletta come mezzo di integrazione in un paese ancora segnato da divisioni. Così racconta Stan Engelbrecht: “Il Sud Africa è un mondo all'interno di un paese, sede di varie culture, con una tragica storia di segregazione e razzismo. Attraverso questo progetto speriamo di dare alle persone un assaggio di altre vite possibili, attraverso un oggetto ben noto, simbolo di movimento, praticità e gioia: la bicicletta. Guardando le persone attraverso la loro, a volte inconscia, partecipazione alla cultura della bicicletta, si toccano inevitabilmente molte questioni, come la gestione dello spazio pubblico, lo sviluppo, la divisione in classi, la distribuzione (ineguale) della ricchezza...”. Il progetto si chiama “Ritratti” ed è visibile all’indirizzo http://www.dayonepublications.com/index.php, dove si possono vedere gli scatti finora realizzati e leggere le storie. L’obiettivo è la pubblicazione di un libro, i cui proventi andrebbero a sostenere interventi di assistenza alle comunità svantaggiate per l'insegnamento delle tecniche di manutenzione delle biciclette, la fornitura di caschi, pneumatici, tubi, serrature. Si vorrebbe creare una vera e propria struttura di supporto per promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto in grado di dare maggiore opportunità di rivalsa ai ceti più poveri, contribuendo anche alla realizzazione del grande sogno “arcobaleno” di Nelson Mandela.
PANAMA - Il Sud Africa non è l’unico paese interessato a progetti in cui la bicicletta racconta, attraverso la fotografia, la storia delle persone e dei loro contesti di vita. Il fotografo panamense José Castrellón con la rassegna Priti Baiks ha mostrato come per i giovani del suo paese la bici non sia solo un mezzo di spostamento o divertimento, ma un vero e proprio prolungamento di loro stessi: le biciclette si arricchiscono di piume, trombe, autoradio, bandiere, carrelli, specchietti, corna, nastri, registratori…
Castrellón racconta come a Panama negli anni ’80 ci fossero molti limpiabotas, lustrascarpe, che facevano il loro mestiere sui pattini a rotelle. Ora i pattini sono stati sostituiti dalle biciclette, ma è come se queste continuino ad essere un alter ego, una cosa solo con i proprietari. Nelle foto scattate e nelle storie raccolte, emerge l’orgoglio per la propria individualità e creatività, ci si sente unici ed orgogliosi del proprio mezzo. Castrellón rivela che all’inizio non portava con sé la macchina fotografica. Entrava prima in relazione, comprava una cassa di birra e stava seduto a parlare e conoscere. Soltanto dopo aver stretto legami con i ragazzi dei quartieri più poveri di Panama, ha avuto la loro fiducia e gli è stato concesso di fotografarli accanto alle loro opere. Questi ragazzi guadagnano meno del salario minimo e non potendosi permettere un’auto, sfoggiano delle bici super accessoriate. Panama è una delle economie che sta crescendo più rapidamente in America Latina, ma è anche un paese in cui oltre un terzo della popolazione vive in povertà, con una fortissima tradizione indigena (tutti parlano ancora il Kuna oltre allo spagnolo), che vanta di non essersi mai piegato a nessun bianco, ma attualmente anche fortemente influenzato dalla cultura americana (in particolare rispetto alla cultura metal e hip-hop). Negli scatti di Castrellón, visibili sul suo sito http://www.jose-castrellon.com/, emerge lucidamente tutto questo: l’orgoglio e la contaminazione, la povertà e la rivincita, a dimostrare quanto la bicicletta da semplice mezzo possa essere veicolo e simbolo di immagini sociali e culturali.
NEW YORK - E così le biciclette di New York, negli scatti del progetto Downtown New York City, ci rivelano, a loro modo, una istantanea della città nelle sue caratteristiche e attuali evoluzioni. Le oltre 200 vie, viali e passaggi ripresi negli scatti ritraggono uomini e donne in bicicletta visti da dietro, ma che gli autori sono riusciti a fermare per un’intervista. Ne emerge una città sempre di più ecologista e attenta alla sostenibilità. Siamo molto lontani dai ciclisti di Panama e del Sud Africa. Il newyorkese in bicicletta, infatti, da quanto emerge dalle interviste, non lo è per necessità, per mancanza di un’auto o per il caro della benzina, bensì per esprimere la propria coscienza verde, il bisogno di stare in forma e in salute e una visione in direzione di una mobilità più sostenibilità. Si tratta infatti di artisiti, designers, imprenditori, insegnanti, musicisti, celebrità che fanno dell’andare in bicicletta una forma di attivismo, una bandiera issata in nome del fitness, della mobilità dolce e di una politica antipetrolio. Il progetto si trova all’indirizzo: http://downtownfrombehind.com/