“Dopo quel giorno il ciclismo è diventato a tutti gli effetti il mio lavoro. Prima ero solo un ragazzo che si divertiva ad andare in bici”. Giovanni Lombardi racconta così l’emozione di aver vinto l’Oro nella corsa a punti alle Olimpiadi di Barcellona, nel 1992. Un ragazzo eclettico ma con i piedi per terra, nato e cresciuto in campagna, con il futuro già scritto.
Ma in sella alla sua bici, decise di virare: “Ho avuto tanta fortuna, da ragazzino con un amico provavo sprint per gioco sulle strade piatte del Pavese. Facevo tutte le mosse per copiare i veri ciclisti, quelli visti in tv al Giro e al Tour. Poi decisi che quella era la mia strada. La campagna non era per me. Per quanto io abbia faticato in bici mi dicevo sempre, ricordati che è meglio di dieci o dodici ore sul trattore”.
A 37 anni scese dalla bici ma non lasciò il ciclismo, diventando anche Commissario Tecnico della Nazionale argentina e manager di atleti del calibro di Ivan Basso e Peter Sagan.
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