10/01/2014 – E' uscito in questi giorni un libro che racconta il suggestivo viaggio in bicicletta di due amici lungo la "via della seta", da Tblisi a Yerevan.
Due amici in bicicletta lungo un palcoscenico ricco di storia e storie, quello offerto dall’antica Via della Seta, l’incanto delle valli e delle montagne del territorio armeno, la commovente ospitalità di un popolo che, a dispetto degli eventi storici che hanno segnato la sua storia, continua a mostrare un’umanità difficilmente eguagliabile. Sono questi gli ingredienti principali del libro-diario di Fernando Da Re “Con l’Armenia nel Cuore”, in cui l’autore racconta con semplicità ed estrema naturalezza il suggestivo viaggio in bicicletta, percorso assieme ad un amico, da Tblisi a Yerevan.
Nato a Legnago, Fernando Da Re, ha imparato ad amare le "Basse Veronesi" percorrendole con la bicicletta ereditata dal padre. La sua passione per la fotografia lo ha portato, in seguito, in giro per il mondo in compagnia della sua inseparabile due ruote, redigendo piacevolissimi diari di viaggio, romantici e pungenti, che affida ai siti www.ciaobici.it e www.aforismidiviaggio.it e che sono letti da migliaia di visitatori.
Quello raccontato nel libro è un itinerario a volte docile ma spesso duro e aspro che illustra, pedalata dopo pedalata, la bellezza degli scenari che contraddistinguono il paese sub caucasico assieme alla pluralità e varietà di esperienze vissute con persone e luoghi visitati, capaci di lasciare un segno indelebile nel cuore dei due cicloturisti.
Un libro non solo per cicloamatori-viaggiatori, ma per tutti coloro che sanno vedere oltre il manubrio di una bicicletta; un racconto capace di coinvolgere ed emozionare, impreziosito anche dalla straordinaria prefazione di Pietro Kuciukian, attivista e saggista italiano, figlio di un sopravvissuto al terribile genocidio di inizio ‘900 ed oggi Console onorario della Repubblica di Armenia.
Edito da Oragiovane Edizioni di Padova (144 pagine, € 12.00) il libro è corredato da fotografie, mappa e descrizione dei luoghi visitati di Gabriella Pittari, che lo rendono anche una possibile guida.